Nei casi lievi e moderati arriva a ridurre i decessi del 20%
L'acido tranexanico (un farmaco comunemente usato contro il sanguinamento, come per quelli del naso) può essere utile per ridurre del 20% le morti dei pazienti con trauma cranico. È quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista scientifica The Lancet dalla London School of Hygiene & Tropical Medicine. Per arrivare a questa conclusione sono stati analizzati oltre 12mila pazienti. Quelli che entro tre ore dal trauma erano stati trattati con una iniezione di acido tranexanico avevano un minor rischio di morte. L'effetto è stato notato nei pazienti con trauma cranico lieve e moderato (il calo in questo caso è stato del 20%) mentre non sono stati osservati chiari benefici in quelli che si trovavano in condizioni più critiche.
L'acido tranexanico previene il peggioramento delle emorragie, ma non può annullare i danni già fatti. Per questo, dicono i ricercatori, il trattamento precoce è fondamentale. I dati dello studio hanno mostrato una riduzione del 10% dell'efficacia del trattamento ogni 20 minuti di ritardo, suggerendo come i pazienti dovrebbero essere trattati in questo modo il più presto possibile. Secondo alcuni dati pubblicati nello studio, il trauma cranico è una delle principali cause di morte e disabilità nel mondo, con circa 69 milioni di nuovi casi ogni anno.
fonte: the Lancet dalla London School of Hygiene & Tropical Medicine
Ascierto: "La combinazione di nivolumab, relatlimab e ipilimumab aumenta del 20% il tasso di sopravvivenza alla malattia rispetto alla somministrazione di due immunoterapici insieme"
Contrasta diabete e arteriosclerosi e prolunga la durata della vita
Gli esperti: "Cautela, ma enorme potenziale terapeutico"
Ogni fase porta con sé un insieme unico di esperienze e cambiamenti fisiologici. Tuttavia, una costante accomuna molte di queste fasi: la suscettibilità della donna allo stato infiammatorio e al dolore
Contrasta diabete e arteriosclerosi e prolunga la durata della vita
Gli esperti: "Cautela, ma enorme potenziale terapeutico"
Presentati da Johnson & Johnson in occasione della Digestive Disease Week di Washington i risultati dei tre studi registrativi sul trattamento di colite ulcerosa e malattia di Crohn
Gli studi clinici hanno mostrato risultati positivi nella risposta endoscopica, nel raggiungimento della remissione clinica e nella guarigione della mucosa intestinale1
La proposta di legge di iniziativa dell’On. Roberto Pella è stata approvata il 28 maggio in Commissione Affari Sociali della Camera, ed è stata calendarizzata per la votazione in Aula
Il fondo immobiliare che realizzerà le case "spoke" le affiderà ai medici interessati in affitto o in leasing
L’impegno di AIL per Ambiente e Salute. Parte da Genova il viaggio solidale in 8 tappe lungo il Mar Tirreno
Ascierto: "La combinazione di nivolumab, relatlimab e ipilimumab aumenta del 20% il tasso di sopravvivenza alla malattia rispetto alla somministrazione di due immunoterapici insieme"
Commenti